Fienagione
La fienagione: l’arte di creare le balle di fieno
Da maggio, nelle nostre campagne è iniziata la “fienagione”, ossia la raccolta delle piante foraggere e la loro conservazione mediante la creazione delle grandi balle di fieno, che come delle opere d’arte arricchiscono e caratterizzano il nostro paesaggio.
Il foraggio, dal francese fourrage “alimento”, è l’insieme di tutte le materie organiche (e non) che vengono fornite al bestiame per nutrirsi.
L’erba fresca, attraverso dei procedimenti specifici, viene trasformata in fieno, ovvero del materiale vegetale ormai essiccato e utilizzato come mangime per gli animali da allevamento.
Il fieno, viene tagliato più volte l’anno e presenta caratteristiche e proprietà diverse a seconda del momento della mietitura:
- Maggengo, il fieno di primo taglio, qualitativamente migliore, il quale viene raccolto durante il mese di maggio e/o giugno;
- Agostano, il fieno di secondo taglio;
- Settembrino o terzuolo, il fieno di terzo taglio, presenta qualità nutritive inferiori.
La pratica della fienagione inizia quindi con lo sfalcio dell’erba, la quale viene successivamente fatta essiccare, in campo aperto, esposto al sole per un numero di ore sufficiente al raggiungimento di un’umidità compresa tra il 15 e il 18%. Si procede con l’andanatura ossia nel “mettere in ordine” il foraggio tagliato, spostandolo e movimentandolo, per poi raccoglierlo in cumuli longitudinali detti, appunto, andane. Il fieno, ormai asciutto, viene pressato e compattato con le caratteristiche forme o rettangolari o circolari.
Ultimo aggiornamento
26 Maggio 2023, 14:50